REFRESH GIURIDICO
So long buoncostume. Welcome buonsenso.
Che ci fosse qualcosa che non andava con l’estrema burocrazia e lentezza e vetustità del sistema giuridico italiano era diventato evidente ormai da anni. Non a tutti, ma a tanti. L’immobilismo che caratterizzava il quadro normativo prima del grande REFRESH GIURIDICO del 2022 incarnava i valori novecenteschi: trovare soluzioni definitive a problemi temporanei.
La strategia era destinata a fallire nel lungo periodo per una semplice ragione: i valori si aggiornano col passare del tempo, le leggi no. O perlomeno, non alla stessa velocità.
Fino al REFRESH GIURIDICO le norme non avevano un termine di scadenza e restavano in vigore in eterno. Solo eccezionalmente venivano inseriti dei termini di efficacia nella legge, scaduti i quali la stessa veniva automaticamente eliminata dall’ordinamento senza bisogno dell’intervento di una nuova legge.
Quando i bambini domandano insistentemente “perchè?” lo fanno per capire il ragionamento sottostante a ciò che l’autorità sta loro imponendo. Rispondere ”perché è così” contraddice il naturale ragionamento critico in favore della pigra obbedienza. Il giochino dei “perchè“ diventa più difficile una volta che le convinzioni si solidificano e, nella vita giuridica di un paese, si traduce nel non poter suggerire la modifica degli articoli del codice civile, penale e tantomeno della Costituzione.
Era per questo motivo che leggi stupide, come quella fascista che impediva l’iscrizione a due facoltà universitarie contemporaneamente, rimasero in vigore fino al 2021. Quando furono abolite, i cittadini e le imprese divennero rapidamente più dotati ad affrontare la contemporaneità.
L’accettazione e lo sdoganamento negli anni ‘20 del duemila di un nuovo tipo di intelligenza definita pragmatica, in opposizione a quella secolare novecentesca, ha portato a un cambiamento radicale del sistema giuridico del nostro paese. Tutto nasceva dalla difficile convivenza dell’essere umano con l’instabilità e il bisogno primordiale di bloccare le situazioni per suggestionarsi che non sarebbero cambiate. Finalmente la generazione pragmatica, nettamente più incline ad ammettere e accettare l’instabilità intrinseca nelle vicende del mondo, prese il controllo e impresse un cambiamento epocale.
Così nacque il REFRESH GIURIDICO. Con il REFRESH GIURIDICO il ruolo del parlamento non fu più abrogare la leggi ma riconfermarle.
Fu quello il momento in cui si passò da un insieme di norme fisse a un insieme di norme temporanee sottoposto a una periodica riconferma da parte dei gruppi legislatori.
Ecco come funziona l’attuale sistema giuridico:
Le leggi svaniscono automaticamente dopo 20 anni se non vengono esplicitamente rinnovate da un comitato legislatore appositamente preposto
Il comitato è composto da laureati in giurisprudenza
Questo impiego enorme di laureati in materie giuridiche fece calare la disoccupazione giovanile in Italia del 70%.